
PREMESSA
Il presente documento, redatto sulla base delle norme e dei protocolli sino ad ora emanati (link: https://www.gazzettaufficiale.it/dettaglioArea/12), ha come obbiettivo quello di dare indicazioni ai CSE sulle attività preliminari da porre in atto per la ripresa delle attività lavorative nei cantieri edili e su come gli stessi possano essere da subito adeguati alle nuove prescrizioni imposte dalla diffusione del Corona Virus.
DEFINIZIONI
Per le definizioni si fa riferimento a:
- Testo unico della sicurezza, Lgs. 81/2008;
- Codice dei contratti pubblici, Lgs. 50/2016;
- Regolamento per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione, M. 274/1997.
INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE
In seguito all’entrata in vigore del D.P.C.M. in data 22/03/2020, nonché ai successivi provvedimenti di proroga di cui da ultimo il D.P.C.M. del 10/04/2020, è disposta, sino a tutto il 3 maggio 2020 salvo diverse nuove imposizioni normative, la sospensione di tutti i cantieri edili fatti salvi quelli impegnati nella realizzazione e nella manutenzione di talune infrastrutture pubbliche e in servizi essenziali.
Nell’ultimo periodo, sono stati siglati diversi protocolli di regolamentazione dei settori produttivi fra cui il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri” del 24.04.2020 (di seguito PROTOCOLLO). Tali protocolli non sono andati a modificare in alcun modo la legislazione vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro che rimane di fatto invariata.
La diffusione del Corona Virus ha però profondamente modificato l’approccio al mondo delle relazioni in generale e quindi, anche a quello del lavoro, in particolare, con specifico riferimento all’edilizia, ai cantieri temporanei e mobili, i quali non possono prescindere da un’attenta valutazione di quello che si configura come una nuova insidia per la salute di tutti i lavoratori: il contagio da Covid-19.
Ora che la riapertura dei cantieri sembra avvicinarsi, pur consapevoli delle incertezze determinate dal contagio epidemico di cui sopra (scarsa cultura circa le modalità di prevenzione e gestione dei rischi, compiti e responsabilità in capo a ciascuna figura normativa, assunzione degli oneri economici della sicurezza, etc.), è comunque importante definire già da ora le azioni da porre in essere per gestire al meglio la ripresa delle attività.
Facendo riferimento a quanto sopra esposto, in considerazione della vigente normativa, si possono distinguere tre macro-aree sulle quali si dovrà intervenire:
- verifica preliminare degli aggiornamenti apportati dalle imprese alla propria organizzazione aziendale ed al loro sistema operativo;
- aggiornamento del Piano di Sicurezza e coordinamento;
- azioni di coordinamento delle attività in cantiere.
INDICAZIONI OPERATIVE
Verifica preliminari. Sulla scorta delle previsioni del PROTOCOLLO, prima della ripresa delle attività o comunque prima dell’ingresso in cantiere delle imprese, sarà importante per il CSE verificare, anche attraverso la richiesta di opportuna documentazione (POS, DVR, Autocertificazioni, ecc), le procedure operative poste in essere dalle imprese per ottemperare ai seguenti adempimenti:
- formazione e/o informazione dei lavoratori in merito alle modalità di propagazione del virus e alle misure di carattere operativo (DPI, distanziamento, ecc..) per limitarle;
- modalità con cui sarà eseguito il controllo della temperatura e/o di altri sintomi al lavoratore, anche secondo le valutazioni e le indicazioni del medico competente;
- gestione dell’ingresso in cantiere dei lavoratori;
- modalità di accesso delle imprese fornitrici con particolare riferimento alle modalità di carico e scarico e gestione della documentazione di trasporto;
- precauzioni igieniche (pulizia delle mani, detergenti, ecc)
- pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali e di ambienti chiusi (es. baracche di cantiere, spogliatoi, locali refettorio) utilizzati dai lavoratori;
- pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle parti, di mezzi e attrezzature, a contatto diretto con le mani degli operatori;
- eventuali indicazioni/prescrizioni del medico compente.
Aggiornamento del PSC. Come detto sopra, tutte le norme e i protocolli di regolamentazione non hanno modificato il testo unico per la sicurezza (D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.), che rimane la norma di riferimento per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, quindi non si ritiene necessaria la produzione di documenti diversi da quelli già previsti dalla norma medesima.
E’ comunque chiaro ed evidente che il PSC dovrà essere opportunamente aggiornato in modo che contenga indicazioni e prescrizioni in merito a:
- gestione dell’accesso dei lavoratori (vedi indicazioni fornite dalle ditte) e di eventuali visitatori in cantiere;
- ubicazione dei presidi necessari all’igiene delle mani;
- pulizia e sanificazione di mezzi e locali di uso comune (wc, baracche, ecc);
- gestione delle fasi lavorative (cronoprogramma) al fine di minimizzare il rischio di contagio ovvero di limitare quanto più possibile la compresenza di più lavoratori in cantiere;
- modalità di accesso delle imprese fornitrici con particolare riferimento alla gestione delle criticità legate alla propagazione del Corona Virus;
- indicazioni in merito all’uso di mezzi, locali e apprestamenti di uso comune (wc, baracche, ponteggi, ecc) al fine di evitare gli assembramenti;
- gestione dei sintomatici;
- definizione delle figure preposte alla verifica delle prescrizioni impartite;
- stima delle eventuali variazioni dei costi legati alla sicurezza.
Fondamentale sarà inoltre l’aggiornamento del lay-out del cantiere, che terrà conto dei seguenti aspetti:
- organizzazione degli spazi di lavoro in maniera tale che vengano il più possibile mantenute le dovute distanze tra i lavoratori;
- ubicazione dei siti di controllo delle temperature o di altri sintomi inerenti il Coronavirus.
Coordinamento attività. Prima della ripresa dei lavori e durante lo svolgimento degli stessi, sarà importante che il CSE prenda contatti con le imprese selezionate al fine di coordinarne l’intervento in cantiere, tenendo conto degli aggiornamenti recati in proposito al PSC.
Le varie misure concordate fra le imprese e il coordinatore potranno essere riportate su un apposito verbale (vedasi allegato), sottoscritto dalle parti, che andrà a costituire un ulteriore e puntuale aggiornamento del PSC.
In conclusione, si precisa che le indicazioni di carattere operativo fornite nel presente documento non sono e non vogliono essere una check list degli adempimenti riferiti alla pandemia da Corona Virus ma, piuttosto, una guida per orientarsi in questa difficile fase di transizione verso un nuovo modo di lavorare nei cantieri edili. Al riguardo, per quanto di comune e reciproco interesse a che le attività lavorative possano comunque riprendere il loro vigore, ora più che mai non dovrà venir meno il senso di dovere e di responsabilità che a ciascuno, sia esso datore di lavoro, medico competente, R.S.P.P., R.L.S., Coordinatore per la sicurezza o lavoratore stesso, compete per la tutela del bene più prezioso individuale e collettivo che abbiamo: la salute umana.
La Commissione Sicurezza
Documentazione da scaricare:
Linee guida Cantieri Temporanei e mobili
Verbale ripresa lavori – COVID_19
QUADERNO TECNICO RIAPERTURA CANTIERI FASE 2 Collegio Geometri Siena
Indicazioni protocollo covid-CNCPT:
Indicazioni protocollo covid_CNCPT_14_04_20
2.Allegato 1_informativa_covid_OO_PP
3.Allegato 2_
4.Allegato 3_CHECK-LIST-CNCPT_Covid-19
5.MOD_01_INFORMAZIONE_ALTRI_SOGGETTI
6.MOD_01_INFORMAZIONE_LAVORATORI
7.MOD_02_EFFETTUAZIONE_MISURAZIONE_TEMPERATURA_CORPOREA
8.MOD_03_AUTOCERTIFICAZIONE_TEMPERATURA_CORPOREA
9.MOD_04_INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
10.Richiesta urgente Committente
11.Richiesta urgente PSC
La ripresa dei cantieri Consulta Geometri Lombardia
COVID-19_COLLEGIO MILANO VADEMECUM GEOMETRA
VADEMECUM- ORDINE INGEGNERI ROMA