
Iniziamo a conoscerci: qual è la sua occupazione, la data di elezione e la coalizione che l’ha eletta.
Sono nato nel 1968 da una famiglia morrese da generazioni, sono sposato con Laura ed ho un figlio, Luca, di 18 anni, attualmente risiedo a Jesi.
Diplomato con maturità scientifica, ho un centro elaborazione dati tramite cui fornisco servizi fiscali ed amministrativi alle famiglie; da alcuni anni mi occupo anche di relazioni industriali e sviluppo partnership tra aziende, soprattutto per fornire servizi alle PA.
Cresciuto in parrocchia a Morro d’Alba, per decenni mi sono impegnato nell’associazionismo di promozione sociale, in particolare le Acli, dove ho ricoperto ruoli importanti a tutti i livelli, dal comunale al nazionale.
Da cattolico democratico inizio il mio impegno politico nel 1997, costituendo, assieme ad altri amici, il PPI a Morro d’Alba. Nel 1998, dopo un’interessante esperienza di candidato al Consiglio provinciale, mi candido con successo alla carica di Sindaco di Morro d’Alba; ruolo che ricopro fino al 2003, ideando e realizzando, tra l’altro, l’Unione con i Comuni di Belvedere Ostrense e San Marcello.
Ho partecipato attivamente a tutto il percorso che ha portato alla costituzione del PD, a cui sono iscritto, ma senza ricoprire più nessun incarico.
Sono stato eletto Sindaco lo scorso 11 giugno con una lista civica “Morro d’Alba Comune” assolutamente trasversale politicamente, nata sulla spinta del comitato per il no all’incorporazione di Morro d’Alba con Senigallia.
Su quali interventi di natura urbanistica ed edile vuole concentrarsi la vostra amministrazione?
Siamo stati eletti lo scorso giugno e nel nostro programma abbiamo puntato molto sulla promozione del territorio. A luglio il Consiglio Comunale ha avviato le procedure per l’ammissione nel Club dei Borghi più belli d’Italia e la valorizzazione del nostro centro storico, caratterizzato dalla cinta muraria con il camminamento di ronda coperto, noto come la “Scarpa”, unico in Europa, rende necessario un ripensamento dei diversi spazi aperti e piazze presenti.
Dovremo inoltre perfezionale il nostro PPCS a cui andrà affiancata una revisione delle aree di trasformazione previste nel PRG, allo stato attuale difficilmente attuabili. Nel nostro programma abbiamo inoltre previsto la realizzazione di un ampliamento della nostra Casa di Riposo e della nuova Caserma dei Carabinieri.
Come è strutturato il vostro ufficio comunale che si occupa di urbanistica ed edilizia?
Morro d’Alba è un piccolo comune di meno di 2000 abitanti e quindi non può permettersi un ufficio strutturato. Attualmente abbiamo un istruttore tecnico-amministrativo a tempo pieno ed un responsabile di area che viene a scavalco da altro comune due giorni la settimana. Nel breve periodo vorremmo dotarci di un responsabile a tempo pieno. Nel lungo periodo vorremmo invece rilanciare il progetto di un ufficio tecnico unico in seno all’Unione dei Comuni, che abbiamo in essere da lunga data (la prima unione comunale della Provincia e la seconda nelle Marche) con i Comuni di San Marcello e Belvedere Ostrense.
Come sono i rapporti con i professionisti del settore che operano nel vostro territorio comunale?
I nostri rapporti sono ottimi Lo scorso luglio abbiamo organizzato un workshop, in una location suggestiva: una country house nelle campagne morresi. Si è trattato di un incontro interessante tra tecnici, professionisti ed amministratori nel corso del quale ci siamo confrontati a viso aperto e mente libera su idee, aspettative e problematiche di natura urbanistica per il nostro territorio in generale e il nostro borgo storico in particolare. L’incontro è stato molto istruttivo per gli amministratori ed assai apprezzato dai professionisti presenti.
Avete subito danni dal terremoto del 2016 ad edifici pubblici e privati del vostro comune?
Il terremoto del 2016 non ha causato crolli. Ha però lesionato il campanile della chiesa parrocchiale di San Gaudenzio, nel centro storico, rendendo inagibile per motivi di sicurezza la chiesa, la canonica e parte del camminamento della “Scarpa”.
Dopo due anni lo scorso agosto sono iniziati i lavori di messa in sicurezza del campanile, per cui entro l’anno dovrebbero essere risolti e superati tutti i disagi arrecati al centro storico.
Inoltre risulta lesionato l’ingresso del cimitero comunale, peraltro senza vederne pregiudicata la stabilità. A quanto mi è dato sapere, nessuna struttura privata ha subito danni.
Quali sono le principali criticità sul territorio comunale?
Il nostro territorio paga lo scotto di anni di mancata manutenzione e cura del territorio, delle strutture di servizio e delle infrastrutture le cui cause sono molteplici. Abbiamo una casa di riposo trasferita provvisoriamente a Senigallia da due anni per lavori, una rete di pubblica illuminazione in varie parti non funzionante ed inefficiente, un’area cimiteriale in emergenza. Inoltre esiste a Morro d’Alba un cospicuo patrimonio edilizio, sia pubblico che privato, a destinazione residenziale, produttiva o di servizio non utilizzato ed in progressivo degrado.
Il territorio di Morro d’Alba è famoso per il vino Lacrima. Cosa volete fare per una ulteriore valorizzazione?
Negli ultimi lustri le aziende vitivinicole hanno fatto un lavoro eccellente in termini di qualità del prodotto, di promozione e di sviluppo commerciale. Oggi dobbiamo sempre più costruire sinergie nella promozione contestuale del vino Lacrima di Morro d’Alba e del suo territorio. Stiamo lavorando per la realizzazione di una enoteca nel centro storico: vetrina per i produttori e per tutte le terre del Lacrima. In un’ottica di più ampio respiro siamo assolutamente convinti che solo un costante lavoro di ricerca ed innovazione possa garantire al nostro territorio un futuro di crescita e di sviluppo. Per questo abbiamo avviato un tavolo di confronto con i produttori, le organizzazioni di categoria e la Regione Marche allo scopo di favorire lo sviluppo di nuove filiere in grado di convertire le criticità della lavorazione agricola in opportunità per le aziende.
Qual è il pensiero della vostra amministrazione sul tema delle unioni, delle fusioni e delle incorporazioni di comuni?
La nostra esperienza amministrativa nasce proprio dalla forte opposizione alla decisione della precedente amministrazione, in accordo con l’allora minoranza, di procedere alla fusione per incorporazione con Senigallia. Allo stesso tempo io sono stato il promotore nel 2001 della costituzione dell’Unione dei Comuni di Morro d’Alba, San Marcello e Belvedere Ostrense, antesignana nelle Marche. Tutte le formule di interazione istituzionale tra enti locali possono essere valide, se realizzate per l’interesse delle comunità e dei cittadini e con la loro partecipazione consapevole. Attualmente siamo fortemente impegnati a rafforzare ed esaltare la consapevolezza identitaria del nostro borgo e contestualmente a dare il massimo valore aggiunto all’esperienza dell’Unione.
di Davide Amicucci