
Iniziamo da nome, cognome, professione e coalizione con cui è stata eletta.
Mi chiamo Stefania Signorini, dirigente scolastica dell’istituto di istruzione superiore Cambi-Serrani di Falconara. Sono stata eletta sindaco il 26 giugno 2018 con il sostegno di quattro liste civiche: Falconara in Movimento, Uniti per Falconara, Direzione Domani e Ridisegnare Falconara.
Quali strategie si propone di mettere in campo la sua amministrazione per valorizzare il territorio e le sue risorse naturali?
Tra le ‘Linee Programmatiche di Mandato 2018/2023’, approvate da questa amministrazione, ve ne è una denominata ‘Valori e funzioni urbane e territoriali per la città del futuro’ nell’ambito della quale sono individuati, tra gli altri, il tema del rapporto tra la Città e il Territorio e quello della Città dei Cittadini.
Il primo richiede di ripensare al ruolo della città di Falconara strategico come posizione all’interno della piattaforma logistica e deve necessariamente essere trattato in collaborazione con tutti gli attori dell’Area Metropolitana Medio Adriatica che hanno sottoscritto il Protocollo di intesa nel maggio 2014, oltre che con il mondo delle imprese, dell’innovazione e della ricerca.
Il secondo si propone l’obiettivo di valorizzare beni e servizi ecosistemici per elevare la qualità urbana ed il benessere dei cittadini e per questo il Comune sta già lavorando ad un progetto finanziato dalla Regione Marche che ha come argomento ‘Il verde in prospettiva ecosistemica’ da sviluppare nel corso di un triennio per arrivare a definire le migliori modalità di gestione e promozione del verde in ragione delle molteplici e diversificate funzioni cui questo assolve, che vanno da quella ecologica-ambientale a quelle sociale, terapeutica, culturale, estetica, didattica, protettiva e ricreativa.
Molti altri sono i temi all’ordine del giorno da affrontare tra i quali il nuovo raccordo ferroviario e l’arretramento del tracciato, che aprono nuovi scenari per il quartiere di Villanova, l’abitato di Rocca Priora e la zona extraurbana a nord. E ancora, le connessioni con l’ambito aeroportuale, il recupero dei contenitori dismessi (ex Montedison, complesso Montedomini, ex Isea, ex Caserma, ex Preventorio di via Pergoli, ex Fanesi, ex Squadra Rialzo), la mobilità sostenibile, le aree con fragilità ambientali e le aree sensibili, le mitigazioni e la resilienza, gli interventi di compensazione socio-ambientale e l’equa ripartizione dei benefici diretti e indiretti, le nuove cittadinanze, l’accessibilità e l’inclusione sociale.
L’amministrazione conta molto sulla possibilità di accedere a fondi pubblici partecipando a bandi regionali, ministeriali ed europei grazie all’Ufficio Bandi e Progetti Speciali, istituito appositamente in questa legislatura. Il Comune si farà parte attiva nei confronti della Regione affinché l’obiettivo della sostenibilità ambientale nelle aree con particolari criticità possa entrare a far parte della prossima programmazione Regionale 2021-2027 sulla base delle Linee dettate dalla Comunità Europea.
Contemporaneamente ci stiamo attivando anche sul fronte del partenariato con enti di ricerca destinatari di specifici finanziamenti ministeriali, proponendo il territorio di Falconara come caso di studio.
Sul piano urbanistico e di assetto del territorio quali saranno le linee politiche e di indirizzo per la gestione degli attuali strumenti di pianificazione?
Prima di tutto la semplificazione. Intanto, con il Piano Particolareggiato del Centro Città, il Comune consegnerà ai cittadini uno strumento operativo efficace e chiaro che faciliti gli interventi sull’edificato esistente con una normativa più semplice rispetto a quella ereditata dal passato che contava la stratificazione di ben tre piani urbanistici nell’ambito del Centro Città.
Per quanto riguarda altri ambiti del territorio verrà perseguito l’obiettivo della semplificazione dando vita a strumenti di pianificazione innovativi e Varianti puntuali al Piano Regolatore per far fronte alle mutate esigenze del territorio e al rinnovato orientamento culturale.
Parte del Centro cittadino è stato delimitato come Centro Storico. Come sta procedendo questo progetto e quali possono essere i vantaggi per i cittadini?
E’ già stata avviata l’attività di analisi e studio che precede la redazione del progetto di Piano Particolareggiato. Il Piano costituirà la cornice normativa per gli interventi edilizi sia sul patrimonio pubblico che su quello privato. Una particolare attenzione verrà posta nei riguardi del verde e degli spazi di aggregazione anche attraverso il contributo che associazioni e cittadini saranno chiamati a dare nel corso del processo di partecipazione alla formazione del Piano. L’amministrazione punta a uno strumento condiviso con la città che sia capace di rispondere alle attese dei cittadini e coglierne i bisogni.
Nella zona industriale, sottoposta ai vincoli del Pai e dell’Enac, è difficile operare nuovi interventi edilizi. Il Comune come intende muoversi su questo tema e in generale sulle autorizzazioni edilizie nel territorio di Falconara, anche in relazione alle nuove modulistiche richieste ?
L’amministrazione si sta muovendo su più fronti. Per prima cosa occorre ridurre il rischio idrogeologico che grava su parte delle aree produttive e per questa finalità sono in corso una serie di progetti che prevedono lavori per una spesa complessiva di oltre 8 milioni di euro finanziati dalla Regione e dal Ministero.
Contestualmente, si sta verificando la sussistenza della compatibilità tra la situazione idrogeologica dell’area produttiva e la possibilità di incentivare il recupero e la rifunzionalizzazione dei capannoni esistenti mettendo in campo una Variante al Piano Regolatore.
Quanto all’aeroporto, la sua presenza costituisce senz’altro un’opportunità di rilancio del territorio e in questa ottica il Comune sta lavorando ad un progetto per il miglioramento delle connessioni viarie e della accessibilità.
Qual è la posizione del Comune nei riguardi del progetto delle barriere ferroviarie?
Il Comune è nettamente contrario al progetto e proprio da Falconara è partita una battaglia che ha coinvolto i Comuni costieri delle Marche toccati dall’opera. Chiediamo con forza che vengano trovate altre soluzioni per abbattere l’inquinamento acustico lungo il tracciato ferroviario, a partire dalla fonte del rumore, ossia binari e materiale rotabile. Le barriere, oltre a deturpare il paesaggio, avrebbero ricadute negative sulla qualità dell’ambiente, della vivibilità e dell’economia dei territori, soprattutto perché separerebbero tante città costiere dal loro mare.
Com’è strutturato il vostro ufficio comunale che si occupa di urbanistica ed edilizia?
L’Ufficio Urbanistica si occupa essenzialmente di progettazione di strumenti di pianificazione e normativi necessari a dare attuazione agli indirizzi e obiettivi dell’Amministrazione nell’ambito della gestione del territorio. Affianca inoltre l’Amministrazione nella attività che la vedono coinvolta in progetti con carattere sovra locale come ad esempio le infrastrutture viarie a vario livello, oltre che nella attività di comunicazione e partecipazione con i cittadini connessa ai processi di pianificazione urbanistica.
L’Ufficio Edilizia invece gestisce principalmente le pratiche edilizie ed esercita il controllo dell’attività edilizia sul territorio.
Come sono i rapporti con i professionisti del settore che operano nel vostro territorio comunale? Riscontrate delle criticità?
Non mi risulta vi siano criticità con i professionisti del settore. Tutt’altro. Gli Uffici tecnici dimostrano grande disponibilità e collaborazione soprattutto nel fornire tutte le indicazioni e i chiarimenti necessari per una corretta predisposizione delle pratiche edilizie.
Avete subìto danni dal terremoto del 2016 ad edifici pubblici e privati del vostro comune?
Fortunatamente il terremoto del 2016 non ha compromesso l’agibilità degli edifici pubblici. I danni maggiori sono stati quelli a tre chiese di Falconara, la chiesa di Sant’Antonio, la chiesa di San Lorenzo e la chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, che sono state ripristinate dopo alcuni mesi. E’ stato interessato anche un immobile privato in piazza del Municipio.
Qual è il pensiero della sua amministrazione sul tema delle unioni, delle fusioni e delle incorporazioni di comuni?
La questione delle unioni, delle fusioni e delle incorporazioni è stata posta agli enti locali come opportunità di tipo economico/finanziario ed è stata agganciata a incentivi e agevolazioni. In una fase di austerity e di moltiplicazione degli adempimenti burocratici, che ha colpito in primo luogo i piccoli Comuni che hanno ridotti margini di manovra, per qualcuno ha rappresentato una risposta in termini di riorganizzazione. In realtà, specie per fusioni e incorporazioni, occorre valutare caso per caso e, a parte le micro realtà, ogni volta che si sopprimono delle entità sul territorio viene meno una parte di rappresentatività che è la struttura portante del nostro Paese. Sacrificare questo aspetto in nome del risparmio di spesa può essere una scelta necessaria, a volte obbligata, ma non sempre la migliore. Diverso è il discorso per le unioni, che permettono ai Comuni di non perdere la loro identità e sono reversibili, anche se comportano l’istituzione di un nuovo organismo. Il Comune di Falconara sta sperimentando con successo la soluzione della convenzione, che ha permesso di istituire la Centrale unica di committenza con i Comuni di Chiaravalle e Camerata Picena. Attraverso di essa i tre Comuni possono gestire in maniera associata le gare d’appalto e questo consente la specializzazione di alcuni dipendenti a servizio di enti locali che, per dimensioni, non avevano in organico le professionalità necessarie. comunque te lo metto qui di seguito la domanda e la risposta.
di Davide Amicucci